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Solennità dell’Annunciazione del Signore

Lorenzo Lotto Annunciazione

Solennità dell’Annunciazione del Signore

Solennità dell’Annunciazione del Signore 690 504 Chiesa del Santissimo Nome di Gesù all’Argentina

Solennità dell’Annunciazione del Signore

 

Mercoledì 25 celebriamo la solennità dell’Incarnazione del Signore. «Caro salutis cardo», dicevano i Padri: la carne è il cardine della salvezza.

In questo mistero ricordiamo come il Verbo coeterno e consustanziale del Padre ha assunto la nostra natura umana per salvarla. Quindi già l’incarnazione è atto di salvezza che segna la storia e passa attraverso il libero “sì” di Maria in obbedienza alla Parola generata nel cuore prima che nel ventre.

Vogliamo in quest’occasione rinnovare l’offerta di noi stessi alla Beata Vergine Maria.

Possiamo quindi rinnovare la nostra offerta, impropriamente chiamata “consacrazione”, a Maria, offrendole il nostro corpo, la nostra anima, la nostra vita, il passato, il presente e il futuro, perché ci ottenga la grazia che la nostra fragile umanità venga risanata, riconciliata e pacificata nella potenza dello Spirito santo.

Preghiamo Maria, nostra Madre e Signora, che ci ottenga dal Figlio quella che fu l’esperienza di Paolo: «non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me» (cfr. Gal 2, 20).

Ricordiamo di offrire a Maria tutto noi stessi, senza esclusione: quindi anche, e soprattutto, la nostra povertà, la nostra infermità, ciò che di noi ci dispiace. Ci offriamo a Lei perché ella compia in noi la sua missione, il suo mistero, che Cristo le ha affidato fin da quel primo momento dell’annunciazione; e che ci renda strumenti docili nelle sue mani, veri servi, amici ed apostoli del suo Figlio.

Possiamo quindi in quel giorno semplicemente recitare il Rosario, e, al termine, rinnovare l’offerta. In questo momento assume un valore particolare di supplica per il mondo intero e per il nostro Paese, per tanti sofferenti, per tante persone che si spendono per il bene del prossimo, e per molti che sono passati da questo mondo al Padre. Questa preghiera e il senso di questa devozione è tratta da S. Luigi Maria Grignion da Montfort. Questo il testo della preghiera:

 

Gesù, sapienza eterna ed incarnata,

Ti adoro nella gloria del Padre durante l’eternità

e nel seno della Vergine Maria nella tua Incarnazione.

Ti ringrazio che sei venuto nel mondo,

uomo tra gli uomini e servo del Padre,

per liberarmi dalla schiavitù del peccato.

Ti sono riconoscente perché sei vissuto nell’obbedienza d’amore a Maria

per rendermi tuo discepolo fedele.

Purtroppo non ho mantenutole promesse e gli impegni del mio battesimo:

non sono degno d’essere chiamato figlio di Dio.

Ricorro perciò all’intercessione misericordiosa di Maria tua Madre:

con il suo aiuto spero di ottenere il perdono dei miei peccati

e la comunione perseverante con Te, Sapienza incarnata.

Ti saluto dunque Maria Immacolata, vivo tempio di Dio:

in Te l’Eterna Sapienza ha dimorato

per ricevere l’adorazione degli angeli e degli uomini.

Ti saluto, Regina del cielo e della terra:

a te sono sottomesse tutte le creature.

Ti saluto, sicuro rifugio dei peccatori:

ognuno esperimenta la tua misericordia.

Accogli i miei desideri della divina Sapienza e la mia consacrazione totale.

 

Consapevole della mia vocazione cristiana, io rinnovo oggi davanti a Te, o Maria, gli impegni del mio Battesimo: rinuncio a satana, alle sue seduzioni, alle sue opere, e mi consacro a Gesù Cristo, per portare con Lui la mia croce, nella fedeltà di ogni giorno alla volontà del Padre. Alla presenza di tutta la Chiesa ti riconosco per mia Madre e sovrana: a te offro e consacro la mia persona, la mia vita, e il valore delle mie buone opere, passate, presenti e future. Disponi di me e di quanto mi appartiene alla maggior gloria di Dio, nel tempo e nell’eternità.

 

Accogli, Madre del Signore, questa mia donazione

e presentala al tuo Figlio.

Lui che mi ha redento con la tua collaborazione,

riceva pure, per mezzo tuo, il dono totale di me stesso.

Che io viva la mia consacrazione

per continuare in me l’obbedienza di amore del tuo Figlio,

e dare una risposta vitale alla missione

che Dio ti ha affidato

nella storia della salvezza.

Madre misericordiosa,

ottienimi la vera sapienza di Dio

e rendimi pienamente disponibile

alla Tua opera materna.

Vergine fedele,

trasformami in un autentico discepolo di Gesù Cristo,

Sapienza incarnata:

con Te, Madre e modello della mia vita,

giungerò alla piena maturità del Cristo sulla terra

e alla gloria del cielo. Amen.

 

Mercoledì 25 marzo, come ci chiede il Papa, a mezzogiorno pregheremo con l’Angelus, facendo memoria della fruttuosa Incarnazione del Signore e dell’obbedienza salvifica della Tuttasanta Madre di Dio, inizio della nostra salvezza, e con il Padre nostro chiederemo grazia e misericordia per il mondo intero.

Papa Francesco ha, inoltre, concesso grande misericordia in questo tempo di prova: in particolare, chiunque reciterà il Rosario, o la coroncina della divina misericordia, per la fine della pandemia, per il conforto dei malati e dei morenti, e per il suffragio dei defunti, otterrà l’indulgenza plenaria, applicabile anche ai defunti. È anche questo un modo per vivere il grande mistero della comunione dei santi.

 

Portandoci vicendevolmente nella preghiera e nella Messa di ogni giorno chiediamo al Signore di essere benedetti e santificati.