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Cappella degli Angeli

Chiesa del GesùGasparo Garzoni – figlio di Quirino, gentiluomo di Jesi, nella cui casa al Pincio sant’Ignazio aveva trovato la sua prima dimora romana – ebbe in patronato questa cappella, passata poi ai Vittorio Delfini.

Di particolare interesse le decorazioni della volta – Incoronazione di Maria Vergine – e della pala d’altare – Angeli in adorazione della SS. Trinità -, ambedue opera di Federico Zuccaro (1542 – 1609). Lo stesso artista dipinse anche le due tavole sulle pareti laterali: la Caduta degli angeli ribelli, a destra, e gli Angeli che liberano le anime dal Purgatorio, a sinistra. Così gli affreschi principali nella cappella includono rappresentazioni del cielo, dell’inferno, e del purgatorio.

Si devono le statue di angeli che occupano le nicchie nei pilastri a scultori operanti tra la fine del 16° e gli inizi del 17° sec., tra i quali Silla Longhi (1560-1619 o 1622) e Flaminio Vacca (1538-1605).

Particolarmente preziose sono le quattro tavole di marmo, nelle quali sono scolpiti lussureggianti festoni di fiori e di frutta: provengono dalle Terme di Tito, da cui vennero tolte nel 1594. Nel ‘600 furono arricchite da teste alate di cherubini, forse per dare carattere sacro ad un’opera pagana.