Il Pane che ci fa uno in Cristo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre.
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I versetti del vangelo che oggi la liturgia ci propone, dalla relazione personale con Cristo, aprono alla relazione diretta con il Padre.
Questo è lo scopo dell’intera Rivelazione: metterci a parte dell’abbraccio del Padre, permetterci di rispondere con amore al suo proporsi come amore vero.
Cristo non è venuto al mondo per la sua gloria, ma per dare gloria al Padre e, come ci insegna la patristica, gloria del Padre è l’uomo creato.
Nella celebrazione Eucaristica questo aspetto si fa chiaramente evidente.
Per dottrina, siamo abituati a considerare come culmine della celebrazione l’imposizione delle mani sulle offerte e la loro conversione in Corpo e Sangue di Cristo.
Ma a nulla ciò servirebbe se non ne fossimo partecipi, se non volessimo accostarci a quell’unico Pane che ci fa uno solo in Cristo e ci fa Chiesa.
Sono considerazioni fondamentali: nel silenzio più totale, dopo lo scambio della pace, il sacerdote spezza il pane e, nel suo gesto, in quel rumore, in quello spezzarsi, come i discepoli di Emmaus, riconosciamo Cristo stesso, presente tra noi e l’opportunità, nel suo corpo e nel suo sangue, di crescere nella consapevolezza d’essere figli amati.
Questo è il vero centro dell’Eucarestia: la risposta di ciascuno di noi, l’essere messi a parte dell’amore universalmente offerto dal Padre.
Spunti di riflessione:
- Cosa reputo centrale nella celebrazione dell’Eucarestia?
- Come sperimento l’essere «un solo corpo e un solo spirito», ovvero l’essere Chiesa/Comunità con i miei fratelli e sorelle in Cristo?