Novena in preparazione alla festa di Sant’ Ignazio di Loyola
26 luglio
INVITATORIO
℣. Sia sempre benedetto e lodato il nostro Creatore e Redentore.
℟. Dalla cui infinita liberalità deriva ogni bene e grazia.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
INNO
Beato chi è preso dalla tua bellezza
Gesù Signore
il suo cuore vede in ogni uomo
riflesso il tuo volto.
Beato chi è invaso dalla tua presenza
e resta vinto
vivendo in te la sua esistenza intera
rivela luce e grazia.
Beato chi insieme a te ritorna al Padre
nel suo seno
vivente icona in cui il tuo mistero
si mostra ai nostri sguardi.
A te, Gesù, che apparirai insieme ai santi
nel tuo Regno
poi nello Spirito rendiamo lode
o immagine del Padre.
ASCOLTO DELLA PAROLA
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati 2, 19b-21
Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me. Dunque non rendo vana la grazia di Dio.
Momento di silenzio e preghiera personale.
SALMO 46
Dio è per noi un rifugio e una forza,
un aiuto sempre pronto nelle difficoltà.
Perciò non temiamo se la terra è sconvolta,
se i monti si smuovono in mezzo al mare,
se le sue acque rumoreggiano, schiumano
e si gonfiano, facendo tremare i monti.
C’è un fiume, i cui ruscelli rallegrano la città di Dio,
il luogo santo della dimora dell’Altissimo.
Dio si trova in essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorrerà al primo chiarore del mattino.
Le nazioni rumoreggiano, i regni vacillano;
egli fa udire la sua voce, la terra si scioglie.
Il Signore degli eserciti è con noi,
il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio.
Venite, guardate le opere del Signore,
egli fa sulla terra cose stupende.
Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra;
rompe gli archi, spezza le lance, brucia i carri da guerra.
«Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio.
Io sarò glorificato fra le nazioni, sarò glorificato sulla terra».
Il Signore degli eserciti è con noi;
il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio.
LETTURA SPIRITUALE
Lettera a Agnese Pasqual 6 dicembre 1524
Per l’amore di Dio N.S., miri sempre a progredire evitando ciò che non conviene, in modo che la tentazione non abbia alcun potere contro di lei. Agisca sempre così, anteponendo la lode del Signore a tutto il resto.
Il Signore poi non esige da lei che faccia cose faticose e nocive alla sua persona, anzi vuole che viva gioiosa in lui, dando il necessario al corpo. Il suo parlare, pensare e conversare sia in lui. Orienti a questo fine tutte le cose necessarie al corpo, anteponendo sempre i comandamenti del Signore. Questo egli vuole e questo ci comanda […]. Per l’amore di N.S., quindi sforziamoci in lui, poiché gli dobbiamo tanto: molto più presto ci stanchiamo noi a ricevere i suoi doni che lui a farceli. Piaccia alla Madonna d’interporsi tra noi peccatori e il suo Figlio e Signore e di ottenerci la grazia che i nostri spiriti fiacchi e tristi siano trasformati, con il nostro faticoso impegno, in forti e gioiosi per la sua lode.
Momento di silenzio e preghiera personale.
PER LA CRESCITA SPIRITUALE
Dalle sentenze di Sant’Ignazio
Insegnaci, Signore, ad essere generosi, a servirti come meriti, a dare senza contare, a combattere senza pensiero delle ferite, a lavorare senza cercare riposo, a prodigarci senza aspettare altra ricompensa, con la coscienza di fare la Tua santa volontà.
ORAZIONE
O Dio, Eterno Amore,
che hai manifestato la tua salvezza
chiamando sant’Ignazio dalle vanità del mondo
a vedere nuove tutte le cose in Cristo,
concedi anche a noi, guidati da buono Spirito,
di sentire sempre la tua santissima volontà
e di compierla interamente.
Per Cristo nostro Signore.
℣. Benediciamo il Signore.
℟. Rendiamo grazie a Dio.
SALUTO ALLA VERGINE
Santa Maria, Madre di Dio
conservaci un cuore di fanciullo,
puro e limpido come acqua di sorgente.
Ottienici un cuore semplice
che non si pieghi ad assaporare
le proprie tristezze;
un cuore magnanimo nel donarsi,
facile alla compassione,
un cuore fedele e generoso
che non dimentichi alcun bene
e non serbi rancore di alcun male.
Formaci un cuore dolce e umile,
che ami senza esigere di essere riamato,
contento di scomparire in altri cuori;
un cuore grande e indomabile
così che nessuna ingratitudine
lo possa chiudere
e nessuna indifferenza lo possa stancare;
un cuore tormentato dalla gloria di Gesù,
ferito dal Suo Amore con una piaga
che non rimargini se non in cielo.
(P. de Grandmaison)