Novena in preparazione alla festa di Sant’ Ignazio di Loyola
28 luglio
INVITATORIO
℣. Sia sempre benedetto e lodato il nostro Creatore e Redentore.
℟. Dalla cui infinita liberalità deriva ogni bene e grazia.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
INNO
Mistero inesprimibile d’amore
colui ch’è unito e libero dal mondo
che in Dio soltanto trova il suo riposo
e fatto luce illumina i fratelli.
Attinge l’acqua e resta un assetato
possiede in abbondanza e sempre cerca
dimora in Dio e vive da straniero
già scorge il sole e chiede di vedere.
La sua sapienza nasce nel silenzio
e ascolta la parola in verità
l’orecchio ha teso al suono della voce
che parla a chi l’accoglie nella fede.
Il nostro canto sia eucaristia
o Padre santo che hai creato l’uomo
e che nel Figlio l’hai glorificato
perché dal Soffio tuo rinasca al Regno.
ASCOLTO DELLA PAROLA
Dalla lettera di san Paolo Apostolo agli Efesìni 1, 3-12
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra.
In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
Momento di silenzio e preghiera personale.
SALMO 131
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi,
superiori alle mie forze.
Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l’anima mia.
Speri Israele nel Signore,
ora e sempre.
LETTURA SPIRITUALE
Dalle Costituzioni n. 134
Alla somma sapienza e bontà di Dio nostro Creatore e Signore spetta conservare, guidare e condurre avanti nel suo santo servizio questa minima Compagnia di Gesù, come si è degnata di darle inizio, mentre, da parte nostra, l’aiuto più efficace per raggiungere questo fine proviene, più che da ogni altra costituzione esterna, dall’interna legge della carità e dell’amore che lo Spirito Santo scrive ed imprime nei cuori. Tuttavia, poiché la soave disposizione della divina provvidenza richiede la cooperazione delle sue creature, e poiché così ordinò il Vicario di Cristo nostro Signore, e gli esempi dei santi e la ragione così ci insegnano nel Signor nostro, riteniamo necessario che si scrivano Costituzioni, le quali aiutino ad avanzare meglio conforme al nostro Istituto nella via intrapresa del divino servizio.
Momento di silenzio e preghiera personale.
PER LA CRESCITA SPIRITUALE
Dalle sentenze di Sant’Ignazio
Quelli che obbediscono solamente con la volontà, mentre la ragione fa resistenza, stanno nella vita religiosa con un piede solo.
ORAZIONE
O Dio, Eterno Amore,
che hai manifestato la tua salvezza
chiamando sant’Ignazio dalle vanità del mondo
a vedere nuove tutte le cose in Cristo,
concedi anche a noi, guidati da buono Spirito,
di sentire sempre la tua santissima volontà
e di compierla interamente.
Per Cristo nostro Signore.
℣. Benediciamo il Signore.
℟. Rendiamo grazie a Dio.
SALUTO ALLA VERGINE
Santa Maria, Madre di Dio
conservaci un cuore di fanciullo,
puro e limpido come acqua di sorgente.
Ottienici un cuore semplice
che non si pieghi ad assaporare
le proprie tristezze;
un cuore magnanimo nel donarsi,
facile alla compassione,
un cuore fedele e generoso
che non dimentichi alcun bene
e non serbi rancore di alcun male.
Formaci un cuore dolce e umile,
che ami senza esigere di essere riamato,
contento di scomparire in altri cuori;
un cuore grande e indomabile
così che nessuna ingratitudine
lo possa chiudere
e nessuna indifferenza lo possa stancare;
un cuore tormentato dalla gloria di Gesù,
ferito dal Suo Amore con una piaga
che non rimargini se non in cielo.
(P. de Grandmaison)