“Vedere nuove tutte le cose in Cristo“
È il motto dell’anno ignaziano, iniziato il 20 maggio 2021 a 500 anni dalla ferita inferta al Santo nella battaglia di Pamplona.
I padri gesuiti, desiderosi di dare un concreto segno di rinnovamento e rinascita, supportati dal generoso mecenatismo della Fondazione Roma, il 15 giugno hanno dato inizio al complesso restauro della pala dell’altare maggiore.
Il dipinto di Alessandro Capaldi, rappresentante la cerimonia della circoncisione del “Bambino“, momento in cui veniva attribuito il “Nome” al neonato, con il suo tipico gusto compositivo ottocentesco, ci ricorda ancora una volta l’origine del nome della chiesa del “Santissimo Nome di Gesù“.
L’ambizioso progetto che prevede il restauro, sia dell’opera d’arte che dell’ingegnoso meccanismo di Antonio Sarti che ne permette la movimentazione, è iniziato con la complicata e spettacolare rimozione della pala dalla sua sede, la delicatissima operazione è visibile in tutte le sue fasi nel video sottostante.
Con puntuale orgoglio, sarà nostra premura documentare le diverse fasi delle lavorazioni e rendere così partecipi i fedeli al cammino che ci riporterà alla contemplazione dell’opera.